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TIM velocità minima garantita

Scritto da: Emanuele – Offerte Internet il Gennaio 17, 2021 Argomento: Altre notizie adsl

Gli operatori telefonici pubblicizzano le velocità di navigazione delle loro offerte internet in gigabit al secondo (Gbps) o megabit al secondo (Mbps). Le velocità pubblicizzate, però, cosiddette velocità nominali, non corrispondono a quelle riscontrate dagli utenti nell’uso quotidiano. Ciò è del tutto normale, ed è dovuto alle caratteristiche tecniche dei servizi internet sia in ADSL che in Fibra ottica.

Esiste però una velocità minima garantita al di sotto della quale l’utente è libero di rescindere il contratto senza penali.

TIM velocità minima garantita

Questa tabella riassume le velocità minime garantite per le offerte TIM come ad esempio TIM Super Fibra in base alla tecnologia di connessione.

Come misurare la velocità internet TIM

Puoi misurare la velocità della tua connessione TIM direttamente dalla pagina Misurainternet dell’AGCOM. Ti basterà cliccare su Inizia per avere i risultati immediati sulla velocità della tua connessione internet TIM.

Cosa fare se TIM non rispetta la velocità minima garantita

La misura riportata online, però, non ha valore legale per chiedere la rescissione.

Cosa prevede l’AGCOM

L’AGCOM mette a disposizione un software per misurare la velocità internet in modo inoppugnabile e quindi valido per il reclamo. Si chiama Ne.Me.Sys. e può essere scaricato dal sito Misurainternet.

La procedura è macchinosa. È necessario mantenere il software attivo per 3 giorni, cercando di usare internet il meno possibile nel frattempo. Se la velocità minima non sarà rispettata, il software mostrerà la scritta Riscontrata violazione degli impegni contrattuali sul parametro: […]. e sarà possibile scaricare il certificato di inadempienza.

A questo punto si potrà inoltrare il reclamo via internet dall’account Misurainternet oppure tramite raccomandata a.r.

L’operatore avrà 30 giorni per ripristinare la qualità del servizio. L’utente potrà effettuare un secondo test Ne.Me.Sys. 45 giorni dopo il reclamo e se l’operatore sarà ancora inadempiente il cliente può rescindere il contratto per la sola parte internet senza costi di rescissione.

Cosa suggerisce il buon senso

La parte in corsivo è la vera beffa, a mio giudizio. In sostanza, la legge prevede che dopo aver lasciato il computer sostanzialmente inutilizzato per 3 giorni, aver inoltrato un reclamo, aver aspettato un mese e mezzo, l’unico potere nelle mani dell’utente è di rescindere una parte del contratto, mantenendo inalterato il resto del rapporto contrattuale. Ad esempio, se era prevista una linea telefonica, il contratto rimarrà in vigore. Se c’erano rate per il pagamento del modem, queste saranno ancora dovute. Se c’era una rateizzazione per il costo di attivazione, questo dovrà essere comunque estinto.

Oppure… può semplicemente pagare il costo di rescissione e cambiare operatore. Nel caso di TIM, i costi di rescissione per passaggio ad altro operatore sono attualmente di appena 5€ (in passato erano più alti), mentre per disattivare completamente la linea il costo è di 30€.

Oggi, cambiare operatore è facilissimo e i costi relativamente bassi. Qui su Offerte Internet abbiamo recensioni delle migliori offerte internet. Ecco le nostre 3 offerte preferite di novembre 2024.